Terapia ormonale sostitutiva: un importante alleato anche per luomo SIF Magazine

Neuroendocrinologi, inoltre, hanno maturato una vasta esperienza nella gestione dei trattamenti ormonali in pazienti con patologie dovute alla perdita dellefunzionalità ipofisarie o al diabete insipido. Team si fa carico di sviluppare stretagie sia per la fase preoperatoria che per la gestione postoperatoria di tutte le sindromi ormonali partendo da un’analisi dei bisogni individuali del paziente. In considerazione della variabilità della sclerosi multipla e delle caratteristiche specifiche della singola persona, il trattamento deve essere individuato da caso a caso attraverso un rapporto di fiducia tra l’équipe del Centro clinico SM e la persona con sclerosi multipla.

La terapia ormonale può ridurre il rischio di recidiva, ovvero la probabilità che il tumore si ripresenti dopo la conclusione di altri trattamenti (intervento chirurgico, radioterapia e/o chemioterapia) oppure può contribuire a ridurre per un certo periodo i sintomi di una malattia in fase più avanzata. https://stjarnregn.se/scoperto-il-dosaggio-e-corso-di-hygetropin-novita/ Se gli altri trattamenti non sono indicati, può essere l’unico tipo di cura adottata. Gli uomini ipogonadici mostrano una diminuzione di vari processi cognitivi, tra cui memoria episodica, memoria di lavoro, velocità di elaborazione, elaborazione spaziale visiva e funzione esecutiva.

Steroidi: Controindicazioni e Rischi per la Salute

Ad oggi, sono stati progettati e sintetizzati quasi 100 diversi composti di AAS che variano in base al destino metabolico e agli effetti fisiologici [1]. La ginecomastia negli uomini e gli effetti mascolinizzanti nelle donne possono essere irreversibili. Più ci si allontana dai dosaggi terapeutici e più ci si avvicina ai dosaggi tipici di abuso, più aumentano i rischi, ma è molto difficile avere una statistica metodologicamente accettabile che permetta di stabilire quale sia il rischio. Inoltre non esiste una dose letale di steroidi, ovvero il sovraddosaggio non ha effetti dannosi nell’immediato. Ciò che è opportuno ribadire è che l’uso illecito di steroidi è presente in tutti gli ambienti sportivi e in tutte le classi (professionisti, dilettantisti o amatoriali). Gli steroidi sono un gruppo di sostanze lipidiche caratterizzate da un nucleo chiamato sterano, al quale si legano più catene laterali.

In casi specifici, per ridurre ulteriormente il rischio di recidiva, sulla base dell’esame istologico iniziale e delle condizioni generali della paziente, l’oncologo può decidere di prolungare il trattamento fino a dieci anni. L’uso di steroidi anabolizzanti comporta il rischio di comparsa di numerosi effetti collaterali. Questo è il caso per esempio dei problemi al cuore che verranno meglio descritti nelle prossime righe. L’uso e l’abuso di steroidi anabolizzanti può dare luogo ad una serie di problemi sessuali, che possono variare da un eccesso di libido alla sterilità, dalla riduzione del liquido seminale all’impotenza.

Steroidi anabolizzanti

Humanitas Research Hospital è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario e promuove la salute, la prevenzione e la diagnosi precoce. I prodotti che si possono acquistare sul web sono farmaci privi di sicurezza con cui si rischiano seri problemi di salute. Pochissimi anabolizzanti si trovano in vendita (sotto prescrizione), la maggior parte vengono usati esclusivamente all’interno degli ospedali.

  • Arrivati poi ad un certo dosaggio, l’effetto non aumenta più se non di poco (proprietà dei logaritmi) anche con dosi decine di volte maggiori.
  • La modulazione dell’AR mediante SARM potrebbe anche avere un ruolo nel trattamento dell’iperplasia prostatica benigna (IPB), principalmente attraverso meccanismi immunomodulatori.
  • Gli effetti collaterali possono sembrare duri da sopportare, ma è importante ricordare che sono temporanei e spariscono non appena la dose di steroidi viene ridotta.
  • Esperimenti simili di Jones et al. usando un SARM, S-23, combinato con estradiolo benzoato, ha dimostrato un effetto completamente reversibile sulla soppressione della spermatogenesi e dei livelli sierici di LH e FSH.
  • Dopo la menopausa, invece, le ovaie non producono più ormoni e gli estrogeni circolanti sono prodotti da tessuti periferici dell’organismo (soprattutto il tessuto adiposo e i muscoli) a partire dagli androgeni prodotti dalle ghiandole surrenali.

Gli steroidi (il cortisone) sono farmaci che si possono somministrare per provocare la morte delle cellule di mieloma, come anche per potenziare l’effetto della chemioterapia e delle terapie a bersaglio molecolare. Di solito si somministrano in compresse, ma per chi ha difficoltà di deglutizione sono disponibili in forma solubile o liquida. Infine anche i reni possono venire danneggiati dall’abuso di steroidi anabolizzanti, in particolare ci sono sostanze come il trembolone ed i suoi derivati che sono particolarmente tossiche per i nefroni (cellule del rene responsabili dell’attività di filtrazione di questo organo). L’ipertrofia ed il cancro alla prostata sono un ulteriore possibile conseguenza dell’eccessiva presenza di androgeni nel corpo. Quando vengono assunti per via orale o per via endovenosa per più di 2 settimane, i corticosteroidi non devono essere interrotti bruscamente. Questo perché inibiscono la produzione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali, che impiegano un certo tempo per recuperare.

Quando la malattia è troppo estesa o diffusa per essere trattata efficacemente con l’intervento chirurgico o la radioterapia, e se sono presenti metastasi ai linfonodi o disseminate, la terapia ormonale rappresenta lo standard di riferimento. Con il tamoxifene si possono verificare gli effetti tipici da carenza di estrogeni comuni alle altre forme di terapia ormonale. Nella scelta del tipo di trattamento incidono anche l’età della donna e il suo desiderio di poter eventualmente avere dei figli dopo le cure. Non si deve esitare a discutere con i propri medici di questo aspetto prima dell’inizio del trattamento perché esistono vari modi per preservare, quando possibile, la fertilità. La menopausa precoce indotta da alcuni di questi trattamenti, infatti, può essere reversibile e la crioconservazione degli ovociti prelevati prima dell’inizio delle cure in alcuni casi lascia aperta la possibilità di ricorrere in un secondo tempo a tecniche di procreazione assistita.

Inoltre, poiché tali sostanze possono essere iniettate, in caso di condivisione delle siringhe è possibile la trasmissione da individuo a individuo di infezioni quali epatiti e HIV. Gli effetti collaterali più frequenti dipendono dalla sospensione della produzione e quindi dell’azione degli ormoni maschili. La consistente riduzione dei livelli di testosterone in circolo, necessaria per contrastare la crescita delle cellule tumorali, si può ottenere grazie a specifici farmaci oppure con un intervento di orchiectomia bilaterale. In condizioni fisiologiche, la maggior parte degli ormoni androgeni è prodotta dai testicoli in risposta alla stimolazione dell’ormone luteinizzante (LH) – asse ipotalamo-ipofisario-gonadico – e una parte molto minore (10 per cento) viene secreta dalle ghiandole surrenaliche. Viene somministrata per iniezione intramuscolare, di solito nei glutei, o sottocutanea, nell’addome, ogni 4 o 12 settimane.

Ormoni androgeni e steroidi anabolizzanti

Può essere inoltre utilizzato per ovviare ad alcuni effetti collaterali derivanti dall’assunzione a lungo termine di steroidi o anche per alleviare i dolori delle ossa dovuti ad artrosi. Dal punto di vista medicinale l’oxandrolone viene utilizzato per agevolare l’aumento del peso in situazioni di forte dimagrimento come quelle derivanti dall’essere stati sottoposti a un intervento chirurgico, da infezioni o da gravi traumi. In questo caso il medico prescriverà una semplice analisi del sangue e delle urine per verificare tali valori. Tuttavia, se la sete aumenta sensibilmente o se il bisogno di urinare si fa più frequente, è bene informare il medico. Per esempio, la somministrazione intramuscolare permette di raggiungere livelli plasmatici ottimali di testosterone qualche settimana dopo la somministrazione.

Una volta interrotto il trattamento, i topi hanno riguadagnato fertilità con gravidanze successive al 100% (6/6) entro 100 giorni dalla sospensione del trattamento. In particolare, l’S-23 ha anche aumentato la massa muscolare magra, la densità minerale ossea e la ridotta massa grassa nei modelli di topo. Hikichi et al. ha contribuito a chiarire i meccanismi della specificità dei tessuti nel 2015 studiando un SARM sperimentale, TSAA-291. Utilizzando saggi reporter, un metodo per valutare il grado in cui un fattore di trascrizione attiva i geni target, gli investigatori hanno confrontato il diidrotestosterone (DHT) e il TSAA-291. Mentre sono state osservate risposte geniche quasi identiche usando saggi reporter per le cellule muscolari scheletriche, l’attività agonista del TSAA-19 nelle cellule della prostata era circa la metà di quella del DHT. Pertanto, nonostante il legame con gli AR negli stessi tessuti, il TSAA-291 ha mostrato una risposta cellulare diversa rispetto al DHT nella prostata.

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